Blue Monday 2025: 5 film da vedere per migliorare l’umore

Una scena di Foglie al vento
Una scena di Foglie al vento (Foto: Festival di Cannes) - NewsCinema.it

Anche quest’anno è arrivato il Blue Monday: da molti considerato il giorno più triste dell’anno. Che ci crediate o meno, noi vi suggeriamo cinque film irresistibili che vi metteranno di buon umore e vi permetteranno di sconfiggere la malinconia.

Quel fatidico terzo lunedì di gennaio, il cosiddetto Blue Monday, noto come “il giorno più triste dell’anno”. Un concetto più fantasioso che reale, nato nel 2005 nell’ambito di una campagna pubblicitaria. Sebbene privo di basi scientifiche, il Blue Monday è comunque diventato un fenomeno culturale.

Noi, però, non vogliamo consigliarvi dei film che alimentino il mood malinconico, bensì dei titoli capaci di farvi ridere e infondere serenità.

Finale a sorpresa

Ideato dalla coppia di registi Mariano Cohn e Gastón Duprat, Finale a sorpresa è una commedia di grande sofisticazione cinematografica – l’ennesima firmata da loro – in cui due divi agli antipodi e una regista molto esigente, star del cinema d’autore, sono ingaggiati per realizzare un lungometraggio da un potente industriale della farmacia che si improvvisa produttore perché vuole essere associato ad una grande opera cinematografica e non solo al suo impero economico.

Una scena di Finale a sorpresa
Una scena di Finale a sorpresa (Foto: Biennale di Venezia) – NewsCinema.it

Assistiamo alla preparazione di questo lungometraggio mentre gli ego dei tre protagonisti confliggono: uno studio umano eccezionale tramite l’enfatizzazione dei dettagli e il lavoro minuzioso sugli oggetti, in grado da soli, con il loro posizionamento sulla scena, di suscitare la risata, senza il bisogno di una reale interazione con i personaggi. Un film dall’umorismo travolgente, con Penelope Cruz e Antonio Banderas, utile a scoprire quelli che sono due dei migliori autori di cinema comico contemporaneo.

Foglie al vento

Il finlandese Aki Kaurismäki, da almeno vent’anni, gira sempre lo stesso (meraviglioso) film, con gli stessi schemi, gli stessi personaggi perdenti, la stessa estetica rock decadente e gli stessi vecchi successi radiofonici europei tradotti in finlandese. Ma stavolta c’è un romanticismo che lascia senza fiato nella sua capacità di sintetizzare tutto con un gesto.

Una scena di Foglie al vento
Una scena di Foglie al vento (Foto: Festival di Cannes) – NewsCinema.it

Foglie al vento è infatti un melodramma di Douglas Sirk al contrario, dove tutte le disgrazie che accadono ai due protagonisti anziché separarli fanno in modo che questi si ritrovino sempre insieme, animati da un sentimento ogni volta più chiaro e più potente.

Wallace & Gromit – Le piume della vendetta

Se La maledizione del coniglio mannaro, ormai diventato un cult del cinema d’animazione, strizzava l’occhio al genere horror, Wallace & Gromit: Le piume della vendetta – da pochissimo disponibile su Netflix – prende una strada differente nel raccontare la nuova avventura dei suoi strampalati protagonisti di plastilina, riuscendo però ugualmente a inquietare guardando all’oggi, all’attualità, a quella intelligenza artificiale che si insinua sempre con sempre più prepotenza nelle nostre vite.

Una scena di Wallace & Gromit - Le piume della vendetta
Una scena di Wallace & Gromit – Le piume della vendetta (Foto: Netflix) – NewsCinema.it

I due protagonisti si confermano in ogni caso una coppia vincente, che riesce a comunicare col proprio pubblico in tanti modi diversi: il loro è un umorismo molto british, che ha però una componente fisica che supera i confini e riesce a divertire il pubblico internazionale.

Hit Man

Hit Man

è quasi il negativo del molto più serioso The Killer di David Fincher, in quanto prende in giro gli stereotipi di quel profilo fantastico del sicario, dell’uomo-macchina perfettamente programmato per uccidere.

Ma mentre il personaggio di Michael Fassbender stava vivendo un fallimento, sperimentando un’insospettabile fallibilità, il protagonista di Linklater continua a essere sopraffatto dal suo stesso potere e dallo straordinario successo di ogni sua imitazione e travestimento. Nella misura in cui finge, diventa ciò che finge.

Una scena di Hit Man
Una scena di Hit Man (Foto: Biennale di Venezia) – NewsCinema.it

Un film che seduce per la sua elaborata combinazione tra precisione della sceneggiatura e disinvoltura nella conduzione della storia, e soprattutto per il modo in cui rivela tutto il potenziale dei suoi due attori, che sono già stati avvistati in alcuni ruoli minori, e che improvvisamente si impongono all’attenzione di chi guarda.

Adrià Arjona in un ruolo che sventa tutti gli stereotipi della femme fatale, e Glen Powell, che qui co-sceneggia e co-produce il film con Linklater e si rivela un attore brillante, al servizio di un autore in stato di grazia.

Finalement

Un film sul cinema

che si insinua nella realtà e sulla realtà che non può fare a meno del cinema, con protagonista un avvocato di successo, oppresso dalla routine, che decide improvvisamente di abbandonare il lavoro, la famiglia e gli amici. A incarnarlo è uno strepitoso Kad Merad, assoldato durante un viaggio in treno dalla moglie del regista: Valérie Perrin, l’autrice di Cambiare l’acqua ai fiori.

Una scena di Finalement
Una scena di Finalement (Foto: Biennale di Venezia) – NewsCinema.it

Claude Lelouch riattraversa il proprio cinema, rimettendone in gioco i volti, i corpi, le inquadrature, e riposizionandolo nel presente, confermandosi un sapiente narratore, un grande amante del cinema popolare, che il pubblico – un po’ meno la critica – ha sempre amato per le sue opere fluviali che sembrano non dover finire mai, in cui l’irrazionale diventa una costante, permettendo alle storie più improbabili di diventare possibili davanti agli occhi dello spettatore.

By Davide Sette

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.

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