Il mito di Frankestein al cinema dal ‘900 ad oggi

Questo 2016 sembra essere proprio l’anno d’oro di un mostro che ha scritto la storia della letteratura, del cinema, dei fumetti e del teatro mondiale. Ormai ci è stato propinato in tutte le salse, senza esclusione di colpi, nel corso degli anni. La terribile creatura in questione è Frankestein, ideato nel 1816 dal genio di Mary Shelley. Amato da chiunque, grandi e piccini almeno una volta hanno avuto la curiosità di scoprire meglio il personaggio del buon Frankie. Quel gigante dalla fronte enorme, dalle migliaia di cicatrici e dallo sguardo, come dire, poco intelligente, in realtà dentro di sé ha un cuore, nascosto da una corazza creata per difendersi dalla cattiveria della gente. Da quando fu inventato il cinema, oltre un secolo fa, dai meravigliosi fratelli Lumiere, il personaggio di Frankestein è stato fonte di ispirazione per moltissimi registi. Un esempio tutto italiano è il film muto, targato 1920, dal titolo Il mostro di Frankestein per la regia di Eugenio Testa. Andato perduto, viene considerato da tutti come il primo film horror italiano. Successivamente, in maniera molto “terrena” e poco artificiale, prima dell’avvento degli effetti speciali dei nostri giorni, il bel Frankie si è prestato a molte pellicole, alcune di successo e altre molto meno. Per questo motivo, visti gli innumerevoli titoli che lo vedono come protagonista, ho deciso di prendere un film per ogni decennio fino ai giorni nostri, senza farmi influenzare dal successo o dalla critica. Buona Lettura!

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Frankestein (1931) diretto da James Whale, inserito nella corrente espressionista. L’interpretazione di Boris Karloff è rimasta nella storia come la più credibile, nonostante i mezzi limitatissimi. Sarà proprio lui a fare da apri pista e da fonte di ispirazione per le prossime creature. Per la prima volta venne inserita l’elettricità per dare vita al mostro.

Il fantasma di Frankestein (1942) di Erle C. Kenton, fu un vero successo di popolo, nonostante venne stroncato dalla critica. Uscito in piena seconda guerra mondiale si presentò come un mostro vendicativo, inasprendo i sentimenti verso la Germania nazista.

La strage di Frankestein (1957) di Terence Fisher, è un remake ispirato a quello del 1931, legato alla casa cinematografica britannica Hammer Film Productions, la quale si occupò di vari film sul mostro. I protagonisti sono Peter Cushing nel ruolo di Frankestein, mentre il grande Christopher Lee è il mostro protagonista.

Distruggete Frankestein! (1969) sempre di Terence Fisher, tutto è incentrato sulla figura del Dottor Frankestein, ma questa volta con un’accezione ancor più negativa, rispetto alle altre versioni precedenti. Riassumere il film in poche parole? Morte e vendetta.

Frankestein Junior (1974) diretto da Mel Brooks, è la versione comica di Frankestein. Scene indimenticabili al limite dell’idiozia e della demenza, grazie ad attori come Marty Feldman nel ruolo di Igor, Gene Wilder come il Dottor Federick Frankestein e il magistrale Peter Boyle nel ruolo del mostro. Molti di voi staranno pensando alla canzone Puttin’ on the Ritz, ammettetelo!

La sposa promessa (1985) diretto da Frank Roddan, tra i protagonisti compare il cantante leader dei Police, Sting nel ruolo del barone Charles Von Frankestein, il quale anche in questo film darà vita al temibile mostro, totalmente libero di seminare paura e morte, dopo essersi ribellato al suo creatore.

Frankestein di Mary Shelley (1994) di Kenneth Branagh, è l’ultima trasposizione cinematografica del romanzo. I due protagonisti, Victor Frankestein e la sua creatura vennero interpretati da due grandissimi attori: Kenneth Branagh, Robert De Niro ed Helena Boham Carter, nel ruolo di Elizabeth.

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I, Frankestein (2014) scritto e diretto da Stuart Beattie, come protagonista questa volta, c’è un attore che tutto è tranne che brutto, Aaron Eckart. Per scelte di copione, però questa bellezza, diciamo che è stata un po’ toccata, per renderlo comunque temibile. Nonostante sia ispirato alla novella della Shelley, è stato incrementato da molte scene di nudo e di forte violenza, tanto da essere stato vietato ai minori di 12 e 13 anni, in molti Paesi.

Questa carrellata vi ha dimostrato che Frankestein è stato tra i personaggi della letteratura fantascientifica più amati della storia. Amato fino ad oggi, tanto da essere pronti per il rilascio nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, di ben 2 pellicole dedicate al gigante.
Frankestein uscirà il 17 marzo 2016, sotto la direzione di Bernard Rose. In questa versione ambientata ai giorni nostri a Los Angeles, tutta la vicenda è raccontata dal punto di vista di Frankie, il quale verrà abbandonato da una coppia di coniugi scienziati, dopo averlo creato in laboratorio senza pensare alla ripercussioni. In questo film viene chiamato Adam, diventando oggetto di vessazioni ed insulti da parte del mondo che lo circonda. Come se non bastasse verrà sfigurato dalla gente esteriormente ed interiormente, che non esiterà a fargli del male, cercando di difendersi contro queste terribili minacce. Tra i protagonisti del film ci sono Xavier Samuel, Carrie – Ann Moss e Danny Houston.

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Victor: La storia segreta del Dr. Frankestein, in uscita il prossimo 7 aprile 2016 per la regia di Paul Mc Guigan, con l’ex maghetto prodigio Daniel Radcliffe e James Mc Avoy. In questo film, lo scienziato radicale Victor Frankestein (Mc Avoy) ed il suo brillante pupillo Igor Strausman (Radcliffe) condividono una nobile volontà, ovvero quella di voler aiutare l’umanità attraverso la ricerca dell’immortalità. Sfortunatamente i suoi esperimenti si spingono troppo in là, generando atroci conseguenze. Solo attraverso l’ingegno di Igor, potrà salvare il suo amico dal baratro della follia, riuscendo a salvarlo dal mostruoso Frankestein.

 

By Leila Cimarelli

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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