Questa sera alle 21.25 su Rai Uno, andrà in onda la commedia La classe degli asini diretta da Andrea Porporati con Vanessa Incontrada, Flavio Insinna, Fabio Troiano, Aurora Giovinazzo, Giovanni D’Aleo e Monica Dugo.
La sinossi di La classe degli asini
Questa prassi era usata nelle scuole fino alle 1977 e prevedeva la costituzione di alcune classi formate da bambini con varie disabilità. A Torino negli anni ’70, la professoressa Mirella Antonione Casale, sogna di diventare preside ed è mamma di una bimba affetta da una grave forma di encefalite, rendendola disabile.
Nella scuola dove lavora, ci sono Felice Giuliano, professore molto amato dai suoi alunni e il piccolo Riccardo, bimbo calabrese trasferito a Torino. Il comportamento di Riccardo non particolarmente calmo viene etichettato come irrequieto e violento, dimostrando di avere delle difficoltà nel socializzare con i compagni di classe anche a causa delle sue origini.
A seguito di questi suoi comportamenti, viene sottoposto a un test psicologico, e mandato in una struttura per ragazzi disabili ed emarginati, nel quale verrà regolarmente picchiato. Intanto, la figlia di Mirella, Flavia a causa delle sue problematiche viene espulsa dalla scuola, per le due difficoltà nell’apprendimento. A questo punto, Mirella e Felice decidono di unire le loro forze per combattere una battaglia comune e per tutelare i loro figli, emarginati dalla società, solo perché ‘speciali’.
Grazie alla loro intraprendenza e alla voglia di non darla vinta al sistema, riusciranno a sovvertire le regola della scuola italiana.
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Alcune curiosità su La classe degli asini
La fonte di ispirazione per questo film della Rai, va ricercata nella Costituzione Italiana, in particolar modo negli articoli 34 e 38 nei quali viene enunciato: “Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale”. Non è sola: negli stessi anni esce ad esempio Lettera a una professoressa di don Lorenzo Milani e si fa strada l’idea che si debba passare dalla cosiddetta “scuola di Pierino” a un sistema scolastico realmente inclusivo.“
Da questa legge Mariella Antonione Casale ha dato il via a un giorno storico per l’istruzione italiana. Cambiamento radicale che viene ricordato il 4 agosto 1977 quando venne approvata la legge 517, dedicata all’inclusione di quei bambini definiti ‘speciali’ perché affetti da disabilità. Grazie alla sua determinazione e volontà di non far sentir nessun bambino emarginato è andata contro tutto e tutti.