Suburra, la conferenza stampa: “Il film è un noir metropolitano che mostra il lato oscuro di Roma”

Si è tenuta questa mattina al cinema Adriano la conferenza stampa di presentazione dell’attesissimo Suburra. Diretto da Stefano Sollima e interpretato da Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti e Antonello Fassari, Suburra racconta la storia di una gigantesca speculazione edilizia volta a trasformare il litorale romano in una nuova Las Vegas. Il cosiddetto “Grande Progetto” coinvolge il politico corrotto Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino), il capo di una potentissima famiglia che gestisce il territorio (Alessandro Borghi) e il temuto criminale romano ed ex componente della Banda della Magliana Samurai (Claudio Amendola). Tre individui e un progetto messi in difficoltà da una serie di personaggi che vivono ai margini del potere come il PR Sebastiano (Elio Germano), l’escort Sabrina (Giulia Elettra Gorietti) e Manfredi (Adamo Dionisi), il capo-clan di una famiglia di zingari. Potete trovare qui sotto le dichiarazioni dei produttori Riccardo Tozzi e Paolo Del Brocco, del regista Stefano Sollima e degli interpreti Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti e Adamo Dionisi:

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Come è nato questo progetto?

Stefano Sollima: Ho iniziato a lavorare a questo progetto due anni e mezzo fa. Il film non è realistico e anacronistico, ma allegorico. È un racconto su una città e sul potere, quindi è sempre attuale. Ho usato dei campi di ripresa più larghi per permettere allo spettatore di vedere il personaggio e il mondo che lo rappresenta. Il genere di riferimento è il gangster-movie. Suburra è un noir metropolitano spinto.

Riccardo Tozzi: Suburra è il frutto di un lavoro iniziato nel 2004 quando, dopo aver visto le prime bozze di Romanzo Criminale, abbiamo deciso di rinnovare il cinema italiano. Il nostro cinema ha bisogno di appoggiarsi a uno sguardo internazionale per non rimanere fuori dai giochi. Suburra è sicuramente un film caro per l’Italia, un grandissimo lavoro e uno sforzo enorme per il cinema italiano.

Qual’è stata la sfida di produrre un film come Suburra?

Paolo Del Brocco: Abbiamo sempre prodotto film lasciando l’autore libero. Suburra è un film di denuncia ma è anche un’opera universale e internazionale. Verrà distribuito in 500 sale proprio perché crediamo che questo film sia cinematograficamente straordinario.

Che cosa l’ha affascinata nel raccontare una storia caratterizzata solo da anti-eroi?

Stefano Sollima: Il vantaggio di aver raccontato una storia caratterizzata solo da anti-eroi è stato quello di aver trovato un’umanità in questi personaggi.

Come ha scelto il cast del film?

Stefano Sollima: Quando dirigo un film parto sempre da due punti fondamentali, la sceneggiatura e il cast. Sono molto felice di questo cast perché sono riuscito ad avere degli attori straordinari.

Come vi siete preparati a interpretare i vostri personaggi?

Claudio Amendola: Il mio obiettivo è stato rendere Samurai il più normale possibile. È un personaggio immobile come una statua, fa paura perché potresti incontrarlo ovunque. È anonimo perfino nei costumi. La sfida più grande è stata proprio interpretare un personaggio apparentemente così semplice.

Pierfrancesco Favino: Tutti i personaggi del film sono guidati dall’ambizione, dalla soddisfazione personale. Prima di interpretare Suburra mi sono interrogato a lungo su quello che sarei stato disposto a fare per ottenere qualcosa. Fortunatamente la risposta non è stata quella dei personaggi del film…

Elio Germano: Il film racconta una degenerazione comune a tutti noi. Ci riempiamo della immagine che proiettiamo agli altri. I personaggi del film sacrificano ogni cosa per il benessere personale.

Greta Scarano: Quando ho letto la sceneggiatura mi sono follemente innamorata del mio personaggio. Stefano è un regista molto esigente. È stata dura ottenere il ruolo e interpretarlo, ma sono stata anche molto seguita nella formazione del personaggio. Stefano fa di tutto per permettere all’attore di dare il meglio di sé.

Giulia Elettra Gorietti: Aver preso parte  a questo film è un sogno che si avvera. La sfida più grande è stata quella di tirare fuori dal personaggio una ingenuità e una purezza che comunque le appartengono. Dopotutto Sabrina vende il corpo, non l’anima. È una ragazza che fa molta tenerezza.

Alessandro Borghi: A differenza di Samurai, Numero 8 è lontano dalla realtà sin dal look. È anche imprevedibile e determinato. Ha un sogno che vuole realizzare ed è innamorato di Greta. Ha il bisogno estremo di raggiungere il suo obiettivo.

Adamo Dionisi: È stato un lavoro molto lungo ma divertente. È un personaggio spietato, freddo e risoluto. Ho dovuto tirare fuori la parte cattiva che è in tutti noi per interpretarlo.

Perché ha deciso di dare uno sguardo così negativo alla nostra società?

Stefano Sollima: Il titolo riporta indietro alla nascita di Roma. Questo dimostra che il mio non è un approccio negativo ma realistico perché mostro una parte della nostra città. Ma Suburra è allo stesso tempo anche un racconto universale.

La 01 Distribution distribuirà Suburra in tutti i cinema italiani il prossimo 14 ottobre.