SynecdocheNY_4Quale è la principale differenza tra la vita reale e quella messa in scena in uno spettacolo? Probabilmente nessuna, almeno per Caden Cotard (Philip Seymour Hoffman), regista teatrale di grande talento ma dalla vita alquanto disastrata. Sposato con Adele (Catherine Keener), una pittrice di successo e padre di Olive (Sadie Goldstein), una bambina di quattro anni, Caden trascorre la sua vita a preparare spettacoli teatrali e a fare visite mediche per una terribile ipocondria che lo costringe a temere sempre una morte imminente. Ma nonostante i disagi Caden ha una vita piuttosto regolare, perché Caden oltre ad essere un bravo regista è comunque un marito e un padre. Situazione che viene meno nel momento in cui Adele decide di trasferirsi a Berlino con la piccola Olive abbandonando Caden all’unica realtà che dà un senso alla sua vita, quella teatrale. Così Caden inizia a preparare il più grande spettacolo della sua carriera, uno spettacolo che è praticamente la messa in scena della sua vita. Ma gli anni scorrono veloci, Caden invecchia e lo spettacolo diventa sempre più maestoso e incontrollabile, carico delle mille irrappresentabili sfaccettature che contraddistinguono la sua esistenza.

SynecdocheNY_8Dopo aver scritto capolavori del calibro di Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee, Confessioni di una mente pericolosa e Se mi lasci ti cancello il premio Oscar Charlie Kaufman passa dietro la macchina da presa per questo intenso e doloroso Synecdoche, New York, un’opera sospesa tra il cinema e il teatro che seduce e conquista dal primo all’ultimo minuto di proiezione. Caratterizzato dal tipico e talvolta intraducibile linguaggio cinematografico di Kaufman e arricchito da un cast di attori impeccabili e disposti a mettersi totalmente in gioco Synecdoche, New York è un film che parla di solitudine, paura di agire, confusione sessuale, abbandono. Un’opera che parla di tutto e che guarda con un occhio particolarmente duro, aspro e negativo quella che è la nostra vita. Una vita che molto spesso ci paralizza, bloccandoci in una infinità di gesti che si ripetono sempre uguali e che somigliano tanto ad una pièce teatrale che di volta in volta non cambia mai. La solitudine, la probabile confusione sessuale di Caden, la sua impossibilità di prendere una decisione e l’amaro epilogo della sua storia/vita non possono lasciare indifferenti, perché per quanto sospesi in una rappresentazione surreale e astratta, arrivano nella loro concretezza allo spettatore, colpendolo nel profondo. Synecdoche, New York è un film da vedere perché in qualche modo riguarda tutti. Un’opera che conferma l’incredibile talento del grande Philip Seymour Hoffman e che eleva Kaufman non solo tra gli autori più grandi del cinema contemporaneo ma anche tra i registi più promettenti di tutti i tempi. Synecdoche, New York verrà distribuito da Bim in tutti i cinema italiani il 19 giugno 2014.