Terminate le riprese de La Migliore Offerta, il nuovo film di Tornatore

Oggi, nella splendida cornice dell’Ara Pacis, siamo riusciti a sbirciare dietro il nuovo film di Giuseppe Tornatore, La migliore offerta, le cui riprese sono terminate la scorsa settimana. Dai primi tre minuti di making of, presentato durante la conferenza stampa, si percepiscono atmosfere fosche, noir, un ambientazione vagamente mitteleuropea e un eccezionale cast. Geoffrey Rush, come protagonista, affiancato da Donald Sutherland, Jim Sturgess e Sylvia Hoeks. Un cast internazionale, una produzione importante, che vede la collaborazione Paco Cinematografica e Warner Bros. Pictures Italia, per una storia intima, introspettiva. Il regista, proteggendo la sua nuova opera appena entrata in fase di montaggio, e prevista in sala per il prossimo 4 Gennaio, a fatica si è lasciato rubare indiscrezioni sul film e la trama.

Nonostante l’apparenza suggerita dal making of, si tratta di una storia d’amore, ambientata nel mondo delle aste d’arte, raccontata con il respiro di un giallo classico, ma non dobbiamo aspettarci un thriller. Il personaggio di Rush è un banditore di aste, inglese, che vive in una città non meglio identificata tra Germania e Austria. Un mistero sembra avvolgere questa figura. Di fatto Tornatore su di lui si lascia scappare soltanto che è protagonista di una totale trasformazione, parte in un modo per cambiare completamente. “Il film nasce da un vecchio spunto – spiega il regista – che ha cominciato a funzionare quando si è legato ad una nuova idea zoppicante.” ” Non è una storia italiana, quindi da subito la ricerca del cast si è orientata su attori anglosassoni. La ricerca fatta per i personaggi di Sturgess, un giovane capace di aggiustare e restaurare qualsiasi meccanismo, e della Hoeks, una cliente della casa d’asta, è stata lunga e laboriosa, ma loro si sono rivelati la scelta necessaria. Lei in particolare credo sia la quadratura perfetta del personaggio. Per il protagonista e per il personaggio del suo amico, avevo pensato proprio a Rush e Sutherland.”

Inizialmente il film doveva essere girato interamente a Vienna, ma poi abbiamo optato per rappresentare un città genericamente mitteleuropea. L’unica città dichiaratamente identificata è Praga, dove si svolge la parte finale della storia.”
Spendendo qualche parola sull’attuale situazione del cinema italiano, Tornatore ha commentato anche l’occupazione di Cinecittà degli ultimi giorni. “Non si può accettare che un luogo come Cinecittà venga trasformato in qualcosa di diverso da quello che è stato, come non si deve accettare che stia nelle condizioni in cui è negli ultimi anni, un luogo dove non succede nulla”.