The Beast è una delle pellicole più attese dell’80esima mostra del cinema di Venezia. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul film.
Il 30 Agosto si è aperta l’80esima Mostra del Cinema di Venezia e insieme a lei il suo Red Carpet è stato steso per accogliere le star del cinema e i protagonisti delle pellicole presentate proprio in occasione della Mostra del Lido di Venezia. Tra i titoli più attesi sicuramente The Beast, il nuovo film di Bonelli che si ispira al racconto de La Bestia nella giungla di Henry MacKay.
In un futuro governato dall’intelligenza artificiale, le emozioni sono viste come un vero e proprio pericolo. Occorre liberarsene e per farlo, il protagonista della Pellicola, Gabriele, non ha altro modo se non quello di purificare il suo DNA. Per riuscire a fare questo, si immerge in altre vite precedente, grazie alle quali rincontra un suo grande amore.
Ma la donna è vinta dalla paura, un cattivo presagio si sta per avverare. Una trama veramente accattivante che vede impegnati nomi importanti del cinema, che in questa pellicola hanno veramente dato il meglio di se stessi.
Il cast
La lista degli attori che hanno preso parte alla registrazione del film è piuttosto lunga. Ad ognuno di questi artisti del cinema, è stata affidata l’espressione di una particolare personalità che sul grande schermo,o trova il suo riscontro.
Dasha Nekrasova, Julia Faure, Tom Neal, Guslagie Malanda, Tiffany Hofstetter, Lukas Ionesco, Parker Henry, Martin Scali, Lottie Andersen, Kester Lovelace, Thomas Hayward, Jiselle Henderkott, Joa Jappont, Veronica Szawarska.
Curiosità
Il regista Bonella ha iniziato la scrittura della sceneggiatura nell’ormai lontano 2017, ma il protratto è stato annunciato intanerà ufficiale solo nel 2021, con le riprese posticipate causa Covid al 2022. Bonello non ha però perso tempo e ha quindi diretto altre pellicole, nell’attesa.
Ecco cosa dice il regista della sua pellicola: “Per prima cosa, volevo ritrarre una donna e occuparmi di amore e di melodramma. Dopodiché, inserire il tutto nel cinema di genere, visto che secondo me le storie d’amore e il cinema di genere sono una buona combinazione. Ho voluto mescolare l’intimo e lo spettacolare, classicismo e modernità, il noto e l’ignoto, il visibile e l’invisibile. Parlare, forse, del più straziante dei sentimenti, la paura dell’amore. Il film è anche il ritratto di una donna, che diventa quasi documentario su un’attrice”.