Lo scorso 14 dicembre sono arrivati su Netflix gli altri sei episodi della sesta e ultima stagione di The Crown: ecco la vera storia dietro l’operazione London Bridge.
La sesta e ultima stagione dell’acclamata serie The Crown è interamente disponibile su Netflix dopo il recente arrivo degli ultimi sei episodi: qual è la vera storia dell’operazione London Bridge.
Lo scorso 14 dicembre sono arrivati su Netflix gli ultimi sei episodi della sesta e ultima stagione di The Crown, la degna conclusione di quello che ha rappresentato nel corso di questi ultimi anni uno dei progetti in assoluto più ambiziosi e riusciti del colosso dello streaming.
The Crown: la vera storia del London Bridge
The Crown
si è concentrata lungo le sue stagioni sulla figura di Elisabetta II, monarca più longeva della storia del regno britannico. Già a prescindere tra gli eventi più importanti dell’anno per quanto riguarda il mondo delle serie tv, l’ultima stagione di The Crown ha acquisito ulteriore importanza e significato alla luce della scomparsa proprio di Elisabetta II avvenuta lo scorso 8 settembre 2022.
In particolare, The Crown si concentra anche sull’enorme eredità lasciata da Elisabetta attraverso una dettagliata descrizione dell’Operazione London Bridge, ovvero un piano sviluppato in caso di morte di un monarca. L’ultima stagione dello show parte dal 1997, anno della morte della principessa Diana, ma l’episodio finale si concentra invece su Elisabetta e sul principe Filippo intenti a riflettere sulle loro rispettive eredità. Dalla salita al trono di Elisabetta in seguito alla morte del padre re Giorgio VI la monarchia è andata incontro a radicali e considerevoli cambiamenti grazie anche alla direzione del Primo Ministro Tony Blair. La sovrana, sebbene riconosca l’importanza di mantenersi aggiornata sulle questioni attuali, inizia però nel frattempo a rendersi conto anche di come il proprio team di consulenza stia ormai iniziando a pianificare il da farsi in seguito ad una sua eventuale morte.
Filippo ricorda dunque a Elisabetta la cosiddetta Operazione London Bridge, che fa riferimento alla specifica situazione della morte di un monarca. Tale operazione delinea quindi il protocollo ufficiale da seguire per i dieci giorni successivi alla liberazione del trono e descrive le procedure dettagliate relative al funerale di Elisabetta. Il tutto prevede che la gente venga immediatamente informata e che il figlio maggiore di Elisabetta (l’attuale re Carlo III) salga subito al trono.
Vengono poi sviluppati piani alternativi a seconda del luogo della morte della regina, in quanto la procedura per un incidente internazionale è diversa da quella su suolo britannico. Tra le disposizioni vi sono anche quelle relative alla bara, che deve essere deposta a Westminster Alley la settimana prima del funerale ufficiale di stato. Il funerale prevede una processione dall’Abbazia di Westminster al Wellington March e richiede la partecipazione di tutti i restanti membri della famiglia reale.
Tornando a The Crown, l’ultima stagione non descrive il momento della morte di Elisabetta ma le dà comunque una conclusione metaforica, con la regina che viene mostrata intenta a camminare verso una luce bianca nell’inquadratura finale.
La sesta stagione di The Crown: la scelta di Elisabetta
Nella sesta stagione di The Crown l’Operazione London Bridge finisce con l’influenzare in maniera significativa le decisioni che Elisabetta II prende nel corso dell’ultimo decennio della sua vita. La sovrana permette al figlio Carlo di sposare Camilla. Nonostante il matrimonio tra i due, Elisabetta non lascia però il trono al figlio decidendo di mantenere il proprio titolo fino alla fine della propria vita.