The Holdovers, la recensione: perchè è il miglior film di Alexander Payne

The Holdovers - Lezioni di vita (fonte: IMDB)
The Holdovers - Lezioni di vita (fonte: IMDB)

The Holdovers - Lezioni di vita (fonte: IMDB)
The Holdovers – Lezioni di vita (fonte: IMDB)

The Holdovers – Lezioni di vita è una dramedy basata su formule collaudatissime e ancorata nei più classici cliché cinematografici, come tutti i lavori del regista. Ma è anche un’eccezionale opera contemporanea travestita da racconto d’epoca, con un grande Paul Giamatti nel ruolo migliore della sua carriera.

The Holdovers, la recensione: perchè è il miglior film di Alexander Payne
4 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

Nel 1970, con l’avvicinarsi del Natale, alcuni studenti di un liceo maschile del Massachusetts sono costretti a trascorrere le vacanze in collegio, impossibilitati a tornare dalle loro famiglie per i motivi più differenti. Un professore di storia antica, atrabiliare e ampolloso (Paul Giamatti), punito per essere stato troppo intransigente con il figlio di uno dei donatori più generosi, ha il compito di tenerli d’occhio, in compagnia solo di una cuoca, che ha appena perso il suo unico figlio nella guerra del Vietnam, e di una governante.

Paul Giamatti in una scena del film (fonte: IMDB)

The Holdovers | alla ricerca di un cinema perduto

Ancora una volta, fondamentalmente, il cinema di Alexander Payne si riconfigura come buddy movie in cui due figure opposte (l’insegnante anaffettivo e lo studente problematico) finiscono per convivere. Se gli anni Settanta erano l’orizzonte estetico e politico di Sideways, adesso fanno da ambientazione al primo film in costume di Payne, capace, insospettabilmente, di elevare le questioni di classe allo stesso livello di quelle di razza (una sfida nel cinema americano contemporaneo).

The Holdovers non sembra solo ambientato nel 1970, ma sembra effettivamente prodotto e realizzato in quegli anni, anche se in una maniera stranamente “truffaldina”. Girato in digitale e poi ritoccato in post-produzione per ricreare un look vintage, Payne sembra denunciare l’impossibilità per un film del genere di esistere oggi alla luce delle moderne logiche di mercato e della mutata sensibilità del pubblico, suggerendo come l’unico modo per raccontare una storia di questo tipo, in questa maniera, con questi sentimenti e questi personaggi, sia quella di camuffarla da operazione nostalgia dolcemente fuori dal tempo.

Una scena da The Holdovers - Lezioni di vita (fonte: IMDB)
Una scena da The Holdovers – Lezioni di vita (fonte: IMDB)

Una commedia drammatica per adulti, triste ma anche rassicurante, che non cerca mai di essere troppo ambiziosa o monumentale, ma nemmeno si concede alcuna leggerezza o sbavatura, affidandosi ad un cast sorprendente e diretto da un regista in stato di grazia. Un film da maglione di lana, tazza di cioccolata calda e legna che brucia, che certifica però una verità fondamentale: che tutti là fuori hanno una storia che vale la pena conoscere e con la quale ci si può immedesimare al di là del tempo, del contesto e degli accadimenti. Ci vuole solo l’abilità di qualcuno che la sappia raccontare.

By Davide Sette

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.

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