The Hunt | Impressioni a caldo | Un gioco mortale

the-hunt-recensione-newscinema

Diretto da Craig Zobel
 e scritto da Nick Cuse e Damon Lindelof, The Hunt è uno dei film sfortunati che non sono riusciti ad arrivare sul grande schermo a causa del coronavirus. Tuttavia potete vederlo sulla piattaforma Chili Tv a pagamento.

The Hunt | La sinossi del film

Un gruppo di persone sconosciute tra loro, si risveglia in un campo senza ricordare come ci sia arrivato. Molto presto questi malcapitati capiranno di essere oggetto di un malato gioco mortale, che non dà scampo né possibilità di vittoria. Le cose però verranno sovvertite, senza capire chiaramente chi sono i buoni e chi i cattivi. Le vicissitudini porteranno ad un epilogo inaspettato, attraversando momenti da horror-comedy a tratti splatter e satirici, con una buon dose di assurde ed irragionevoli scene decisamente peculiari.

the-hunt-film-newscinema

The Hunt | Impressioni a caldo

Film divertente, crudo, satirico e spassoso.
Il prodotto in questione a mio avviso, preso col giusto approccio risulta grandioso nella sua grottesca particolarità.
Si tratta di un adattamento del racconto datato 1924 La partita più pericolosa, scritto da Richard Connell.
Mi ha divertito enormemente, è delirante, a tratti splatter e con più di una critica sociale alla base, sparse durante il film da non passare di certo inosservate.

Ovviamente (ormai credo sia quasi futile ribadirlo) come sempre sono gusti e capisco che possa essere preso come insensato in molti punti o magari confusionario, ma se si prova a seguire il filo e ci si immedesima nel mood della pellicola, la si troverà alquanto soddisfacente.
Alcune sequenze sono tra il macabro e l’ironico, spesso si trasforma in un “cosa sto vedendo?”, ed è questo il bello per me, è grottesco, spudorato e soprattutto sul finale del tutto irrealistico.
Il finale appunto così scanzonato, mi ha ricordato un po’ Finché morte non ci separi non perché sia uguale anzi non c’entra nulla, ma anche quella è una comedy-horror e così per me dovrebbero essere prese, non c’è da aspettarsi né realismo né plausibilità, fin dalle prime scene capisci cosa devi aspettarti.
Crudo, esplicito, a momenti ti fa contorcere sulla poltrona se riesci ad empatizzare con ciò che stai vedendo.

Leggi anche: Le 10 eroine più sorprendenti delle serie tv

La protagonista Crystal Creasey (alias Betty Gilpin) non capisci mai se ci è o ci fa ed è stata straordinaria soprattutto nelle smorfie, nel modo in cui propone i dialoghi per lei scritti e nell’espressività talvolta apatica in linea col suo personaggio.
Che poi protagonista sì, ma c’è una genialità iniziale che ho amato e visto davvero poco in giro, ti fa empatizzare con alcuni personaggi, iniziando a conoscerli come fossero il fulcro, come ogni film fa con il proprio protagonista, ma un attimo dopo passa ad un altro, lo spettatore rimane così, disorientato e confuso, ad un tratto speravo l’avrebbe fatto fino alla fine, ho apprezzato moltissimo questa scelta. In conclusione quindi, risulta essere una pellicola che intrattiene e fa il suo lavoro, ti dona ciò che ti promette, l’importante è (come sempre) avere le aspettative giuste.

The Hunt | Il post su Instagram di Madraine8

 

Visualizza questo post su Instagram

 

????The Hunt ????Regia:Craig Zobel ????Sceneggiatura:Nick Cuse, Damon Lindelof Film divertente, crudo, satirico e spassoso. Il prodotto in questione a mio avviso, preso col giusto approccio risulta grandioso nella sua grottesca particolarità. Si tratta di un adattamento del racconto datato 1924 “La partita più pericolosa”, scritto da Richard Connell. Mi ha divertito enormemente, è delirante, a tratti splatter e con più di una critica sociale alla base, sparse durante il film da non passare di certo inosservate. Ovviamente (ormai credo sia quasi futile ribadirlo) come sempre sono gusti e capisco che possa essere preso come insensato in molti punti o magari confusionario, ma se si prova a seguire il filo e ci si immedesima nel mood della pellicola, la si troverà alquanto soddisfacente. Alcune sequenze sono tra il macabro e l’ironico, spesso si trasforma in un “macchecaz..”, ed è questo il bello per me, è grottesco, spudorato e soprattutto sul finale del tutto irrealistico. Il finale appunto così scanzonato, mi ha ricordato un po’ “Finchè morte non ci separi” non perchè sia uguale anzi non c’entra nulla, ma anche quella è una comedy-horror e così per me dovrebbero essere presi, non c’è da aspettarsi nè realismo nè plausibilità, fin dalle prime scene capisci cosa devi aspettarti. Crudo, esplicito, a momenti ti fa contorcere sulla poltrona se riesci ad empatizzare con ció che stai vedendo. La protagonista Crystal Creasey (alias Betty Gilpin) non capisci mai se ci è o ci fa ed è stata straordinaria soprattutto nelle smorfie, nel modo in cui propone i dialoghi per lei scritti e nell’espressività talvolta apatica in linea col suo personaggio. Che poi protagonista sì, ma c’è una genialità iniziale che ho amato e visto davvero poco in giro, ti fa empatizzare con alcuni personaggi, iniziando a conoscerli come fossero il fulcro, come ogni film fa con il proprio protagonista, ma un attimo dopo passa ad un altro, lo spettatore rimane così disorientato e confuso, ad un tratto speravo l’avrebbe fatto fino alla fine, ho apprezzato moltissimo questa scelta. Noleggiatelo su @chilicinemait perchè purtroppo al cinema non arriverà mai???? Attendo come sempre di sapere la vostra????

Un post condiviso da Lorenzo Usai (@madraine8) in data:

By Lorenzo Usai

Contraddistinto da una passione cinefila quasi maniacale, cresciuta in me come una vocazione, cerco ogni giorno che passa di scoprire sempre di più, farmi esperienza, parlare e scrivere di questo magico mondo. Fin da piccolo sono sempre rimasto incantato dal cinema, la sala, l’enorme schermo davanti a me e tutte le storie che mi portano dentro ad infiniti mondi, vivendo esperienze come in prima persona. Insomma i film emozionano, insegnano, confortano, incoraggiano, divertono, sono una potenza reale e concreta, per me non sono un passatempo ma un vero stile di vita.

Related Post