Thank You – terzo episodio della sesta stagione di The Walking Dead è la conferma che qualcosa è cambiato. Anche questa puntata appare ben strutturata e ben sviluppata dal punto di vista narrativo. Non abbiamo neanche il tempo di gioire di questo innalzamento del livello qualitativo della serie che la AMC decide subito di tirarci un colpo mancino.
L’unione fa la forza:
Ormai è un dato di fatto: divisi, i sopravvissuti sono estremamente vulnerabili. Il terzo episodio si apre proprio sulla pessima idea di Rick: il gruppo deve dividersi. Così, Michonne e Glenn hanno la missione di tornare ad Alexandria – proprio dov’è diretta la mandria di morti affamati – alla guida di un gruppo di inesperti (e disastrati) compagni di viaggio. Il lungimirante Rick, che ormai ha totalmente perso ogni principio morale, aveva espressamente detto ai suoi amici fedeli di proseguire senza mai guardare indietro e, se necessario, lasciare gli altri sprovveduti lungo la strada. Se abbiamo imparato qualcosa da The Walking Dead è proprio che la propensione ad aiutare il prossimo si paga sempre a caro prezzo. Ed il conto è stato presentato proprio a uno dei personaggi cardine della serie.
È tutto vero?
Una puntata al cardiopalma che genera emozioni forti e tiene alto il livello d’azione introdotto nei primi episodi: ed ecco che mentre siamo con il fiato sospeso, un accadimento ce lo spezza. Ma è successo davvero? Riavvolgiamo il nastro: Glenn e Nicholas si sono separati dal resto del gruppo per mettere in atto un diversivo che faccia allontanare l’orda di walkers che si sta dirigendo verso casa. Ma qualcosa va storto e i due si ritrovano in un vicolo cieco. Circondati da una fitta massa di vaganti putrefatti e sorprendentemente aggressivi, la loro prospettiva di salvezza vacilla e sembra ridursi ad un cassonetto dell’immondizia sul quale ergersi tentando di scampare alle manate avide di quei mostri. Nicholas capisce di non avere più speranze, si rivolge a Glenn con un Thank you, si punta la pistola alla tempia e si spara. Il suicidio viene lasciato fuori campo – la dinamica ci viene descritta dallo sgomento sul volto Glenn che, subito dopo lo sparo, viene ricoperto di sangue. Il corpo senza vita di Nicholas vacilla e trascina con sé anche Glenn che perde l’equilibrio e cade nella massa. A questo punto assistiamo tutti – più o meno lucidamente – all’immagine di Glenn sovrastato dagli zombie che estraggono bramosi viscere sanguinolente. La perdita di Glenn è un duro colpo per i fan della serie – poiché il suo personaggio è presente fin dalla prima stagione, quando salva Rick damorte certa ad Atlanta, e lo segue fedelmente fino al presente. Glenn è il personaggio che più di tutti era riuscito miracolosamente a conservare la propria etica morale e la propria umanità – a differenza di Rick e Carol che sembrano essersi arresi alla realtà selvaggia in cui l’unica legge valida rimane quella del più forte.
La speranza è l’ultima … a morire:
Un lutto difficile da elaborare. Nel web già serpeggia la teoria che Glenn non sia morto: ci si aggrappa alla remota possibilità che possa essersi rifugiato sotto il corpo smembrato di Nicholas e che, grazie a questo escamotage, riesca a sfuggire all’attenzione degli azzannatori. Che i fan siano affranti e vogliano aggrapparsi ad un’ultima speranza è comprensibile: chi non ha sperato per un secondo che Hershel Greene avesse potuto salvarsi ricucendo il capo al collo, a mò di Frankenstein? Ok, questa è sicuramente un’ipotesi più plausibile di quella di Hershel …e non voglio dare false speranze, però è anche vero che lo showrunner Scott Gimple – in occasione del Talking Dead show, ha rivelato che “rivedremo ancora Glenn in qualche modo”. È proprio quel in qualche modo la nota stonata. Insomma il caso Glenn rimane aperto.
Dove siamo rimasti?
Nel frattempo, l’impavida Michonne è riuscita a cavarsela, a proseguire verso Alexandria pur lasciandosi qualche cadavere alle spalle. Daryl sta ancora girando a vuoto con la sua moto, la cui benzina sembra non finire mai – a differenza dei mezzi che sceglie Rick che lo lasciano puntualmente a piedi. Ed è proprio Rick il protagonista del cliffhanger di questo episodio: dopo essere scampato all’attacco degli Wolves, si ritrova con un camper che non parte, attorniato di zombie che stanno avanzando verso di lui – attratti dalla sparatoria avuta con i Lupi. L’espressione di Rick non è delle più confortanti – per la prima volta ci appare davvero spaventato e disarmato – ma siamo sicuri che se la caverà anche stavolta.
Anticipazioni Here’s not here:
Dal promo appare chiaro che il nuovo episodio sarà incentrato su Morgan – sul percorso che ha compiuto e sulla sua evoluzione emotiva, anche a seguito della perdita del giovane figlio. Inoltre, c’è una buona nuova per i fan del fumetto ideato da Robert Kirkman: l’introduzione di Paul Monroe (Tom Payne), meglio noto come Jesus – personaggio promettente di cui, ad oggi, sappiamo solo che sarà un combattente valoroso e diventerà un fidato seguace di Rick. Ma il rovesciamento della medaglia c’è: insieme a lui probabilmente arriverà anche una nuova minaccia, in grado di mettere seriamente in pericolo la vita dei nostri sopravvissuti – che risponde al nome di Negan. Tuttavia, ad oggi non c’è nulla di ufficializzato a riguardo.