Tilda Swinton | la biografia di un’attrice fuori da ogni schema

Tilda Swinton riceverà il Leone d’oro alla carriera durante la 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 2 settembre al 12 settembre 2020. Ripercorriamo insieme la sua carriera, dagli esordi fino alla sua consacrazione come icona della settima arte.

Tilda Swinton | dal Partito Comunista al grande schermo

Tilda Swinton proviene da una famiglia di antica tradizione militare: il padre, sir John Swinton, è stato generale delle Guardie Scozzesi e il prozio, Sir Ernest Swinton, è stato uno degli inventori del carro armato. Dopo essersi laureata nel 1983 in scienze politiche e sociali all’Università di Cambridge, presso il Murray Edwards College, si iscrive al Partito Comunista di Gran Bretagna, per poi, verso la fine degli anni Novanta, iscriversi al Partito Socialista Scozzese. Recita per la Royal Shakespeare Company e il Traverse Theatre di Edimburgo, ma abbandona ben presto i palcoscenici teatrali per dedicarsi completamente al cinema. 

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A metà decennio inizia una lunga collaborazione con il regista, scenografo e pittore inglese Derek Jarman. L’attrice diviene una sorta di musa per Jarman, che le affida un ruolo in tutti i film che dirige dal 1985 al 1994, anno della sua morte. Parallelamente ai lungometraggi destinati alle sale, Jarman gira incessantemente filmati in Super8 (editi in DVD anche in Italia) che colgono l’attrice in momenti di vita quotidiana, viaggi ed esibizioni: sotto la sua guida, Tilda Swinton interpreta il ruolo della prostituta Lena nel film Caravaggio e si aggiudica la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile al Festival di Venezia per l’interpretazione della regina Isabella di Francia in Edoardo II (1991). 

L’attrice presta la sua voce anche all’ultimo film di Derek Jarman, Blue, originale lungometraggio in cui lo schermo rimane di colore blu per l’intera durata dell’opera. Il film rappresenta il testamento cinematografico di Jarman, sofferente di AIDS, che affida alle voci dei suoi più stretti collaboratori la lettura del diario della sua malattia. Dopo la morte di Jarman, Swinton interpreta nel 1992 l’ambiguo protagonista di Orlando, tratto dall’omonimo romanzo di Virginia Woolf e diretto dalla regista Sally Potter. È da quel momento che cominciano a fioccare le richieste per l’attrice, che sceglie di condurre in parallelo una carriera che si divide tra film mainstream hollywoodiani e film d’autore e opere d’avanguardia.

Non solo cinema

Ma la carriera di Tilda Swinton non è solo legata al mondo nel cinema. Nel 1995 l’attrice si esibisce dal vivo in una performance intitolata The Maybe, ideata dall’’rtista Cornelia Parker, messa in scena presso la Serpentine Gallery di Londra e il Museo Barracco di Roma. Per la performance, l’attrice doveva rimanere otto ore al giorno all’interno di una teca di vetro, in uno stato di apparente dormiveglia, per una settimana. Il 23 marzo 2013 ha riproposto, senza preavviso, la stessa performance al MoMA di New York. 

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Nel 2008 ha fondato il festival cinematografico “Ballerina Ballroom Cinema Of Dreams”, che si svolge in una sala da ballo di Nairn in Scozia. Dal 30 settembre al primo ottobre 2012 ha invece  preso parte a The Impossible Wardrobe. Ideata dal direttore del Musée Galliera Oliver Saillard, la performance si è svolta al Palais de Tokyo di Parigi durante il Festival d’automne. Tilda Swinton, con indosso camici da laboratorio e guanti bianchi, presenta abiti conservati negli archivi del Musée Galliera, tra cui un paio di guanti di Elsa Schiaparelli, un cappotto posseduto da Sarah Bernhardt e una giacca appartenuta a Napoleone Bonaparte. Ha preso parte al video del singolo di David Bowie The Stars (Are Out Tonight) pubblicato il 26 febbraio 2013 e diretto da Floria Sigismondi. È attualmente testimonial per Pomellato e per Coco Chanel.

Vita privata

L’attrice è sempre stata molto riservata su quello che riguarda la sua vita privata. Ha due figli gemelli, Honor e Xavier (1997), nati dalla relazione con il pittore e commediografo scozzese John Byrne, durata dal 1989 al 2003. Attualmente vive a Nairn, vicino a Inverness, in Scozia, con i figli e l’artista tedesco Sandro Kopp, con cui ha una relazione dal 2004.