Trafficanti, la recensione del film con Jonah Hill e Miles Teller

Quelli come noi li chiamavano ‘cani da guerra’, gente che si arricchisce con la guerra senza mai mettere piede sul campo di battaglia” recita il personaggio di Miles Teller che, con l’ amico d’infanzia interpretato da Jonah Hill, sfrutta il periodo della prima Guerra in Iraq per avviare una piccola attività di compravendita di armi per l’esercito degli Stati Uniti. In breve tempo la versione legale del loro lavoro si trasforma in un’operazione rischiosa di traffico internazionale di armi, minando le basi della loro amicizia e sconvolgendo le loro rispettive vite.

Jonah Hill nel film Trafficanti
Jonah Hill nel film Trafficanti

Decisioni sbagliate

Todd Phillips, regista della famosa trilogia Una Notte da Leoni, non si allontana molto dal suo stile, portando sullo schermo due personaggi sedotti dalla droga, ma la scelta di ispirarsi ad una storia vera gli permette di abbandonare il registro della pura commedia sopra le righe, per una narrazione più attenta alle emozioni dei protagonisti con l’umorismo che ogni tanto è inghiottito dall’ ombra di una serie di decisioni sbagliate. Come in The Wolf of Wall Street o Prova a Prendermi, Trafficanti racconta la storia di un ragazzo comune (Miles Teller) che non riesce a realizzarsi e a trovare il suo posto nel mondo, fino a quando non si presenta l’occasione di fare soldi facili al limite della legalità.

Miles Teller e Jonah Hill in Trafficanti
Miles Teller e Jonah Hill in Trafficanti

Cattive compagnie e il fascino dei soldi

David è un bravo ragazzo, stanco delle continue umiliazioni e di fare i conti con un futuro incerto e grigio, e l’amicizia con Efraim è quella che si definirebbe la classica “cattiva compagnia”. Quest’ultimo riesce a creare l’illusione di una miniera d’oro a portata di mano grazie al dono della manipolazione e ad una personalità ambigua che gli altri sembrano non percepire. Riesce a portare avanti gli affari secondo le sue regole, fino a quando la situazione comincia a precipitare, coinvolgendo lui e tutti quelli che lo hanno seguito nella sua folle intraprendenza. Trafficanti è una commedia action con un’anima drammatica in cui il regista lascia spazio ad una riflessione sul potere inebriante dei soldi e sulla vera natura della guerra che, oltre a distruggere popolazioni ed interi paesi, innesca tutta una serie di investimenti economici ed interessi politici spesso corrotti e malsani.

Hill e Teller funzionano insieme e il film procede con un ritmo dinamico e coinvolgente, anche se nel complesso siamo di fronte ad una storia già vista sul grande schermo. Si avverte anche l’eco lontana di Paura e Delirio a Las Vegas con meno delirio e più attualità, per raccontare la genesi di una delle più grandi truffe americane nelle mani di due ventenni.

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