Dopo tante indiscrezioni e spoiler più o meno veritieri, il 16 giugno finalmente i carismatici ed anti convenzionali vampiri di Bon Temps, hanno fatto ritorno sugli schermi della HBO. True Blood, creata dal prolifero Alan Ball, taglia il traguardo delle sei stagioni e la sua verve rimane immutata. L’anno scorso c’erano grandi aspettative per questa serie vampiresca, soprattutto perché era la prima che essenzialmente si distaccava dai romanzi a cui è ispirata. Il risultato non è stato dei migliori, ma grazie ad un finale di stagione ben studiato, questa season premiere ha gettato le basi per un ritorno in grande stile. Certo siamo ben lontani da una parvenza di perfezione narrativa e stilistica, ma dopo sei anni di carriera, qualche ruzzolone lo possiamo pure tollerare.
Who are you, really? riallaccia il filo conduttore con la trama principale. Il covo dell’Autorità è distrutto, mentre Bill dopo aver inghiottito il sangue di Lilith, sembra trasformarsi in un essere dalla forza sovrumana. Sookie ed Eric, insieme a Pam, Tara, Jessica e Jason cominciano una fuga disperata verso Bon Tempes. Nessuno però si accorge o immagina minimamente che i guai sono appena iniziati. Se da una parte troviamo Alcide ritornare nel suo branco come Re, il Governatore della Louisiana progetta una vera rivolta verso i vampiri. Intanto mentre Sookie decide di mettere ordine nella sua vita, Jason ha un incontro del tutto inaspettato. Non sto certamente a raccontarvi nei minimi dettagli quanto è successo in questa season premiere, ma sicuramente questo nuovo ciclo di episodi, inizia nel migliore dei modi. Tralasciando finalmente deliri religiosi, inganni e torbide macchinazioni, la vicenda sembra essere più chiara e focalizzata su un solo punto: cos’è successo a Bill? cos’è diventato veramente? Il vampiro interpretato da un superbo Stephen Moyer, sembra aver trovato finalmente il suo posto all’interno dell’universo di True Blood; dopo un paio di stagioni in cui la sua stella è stata offuscata dalla presenza di Eric, proprio questa sua natura da super vampiro, ha cambiato le carte in tavola. Torna infatti sulla scena il triangolo amoroso, ma soprattutto divampa la passione fra Tara e Pan. Tanti nuovi spunti narrativi prendono vita, anche se a quanto sembra gli autori, hanno deciso di puntare si una vicenda essenziale, tralascialo le tante sottotrame che True Blood era solito inanellare. Surreale, trash e grottesco. La saga di Alan Ball ha finalmente lasciato nel dimenticatoio la trama religiosa, puntando sul sano e semplice entertainment televisivo. Ora si può affermare che è arrivata l’estate: ben tornati vampiri di Bon Temps, ci siete mancati.