Una Mamma per Amica, insieme a quella di Dawson’s Creek, durante gli anni a cavallo tra la fine degli anni ’90 e gli anni 2000, hanno rappresentato un appuntamento fisso per milioni di ragazzi che, tornando da scuola, accendevano la tv per seguire le vicende di Lorelai e della (ex) piccola Rory Gilmore. La bellezza di Una mamma per Amica, in America conosciuta con il titolo di Gilmore Girls, stava proprio nella rappresentazione della vita. Niente artifici, né intrecci complicati o strani accadimenti che facevano in modo di allontanare la realtà dalla serie tv americana.
Una mamma per Amica è stata amata dal pubblico di ogni età per varie ragioni, a partire dalla scelta di far vivere le ragazze nella piccola Stars Hollow, ricostruita negli Studios della Warner, e non in una grande città. Gli scenografi con questa scelta hanno ricreato un ambiente che risultasse intimo agli occhi dello spettatore, con quel clima di unione che solitamente si crea solo nei piccoli paesi, dove tutti si conoscono. A prescindere dall’oggettiva somiglianza tra Lauren Graham (Lorelay) e Alexis Bledel (Rory) tanto da sembrare più sorelle che mamma e figlia. Nel corso delle stagioni, oltre a crescere fisicamente è cresciuto anche il loro affiatamento, facendo dimenticare al pubblico che le immagini che stavano scorrendo davanti ai loro occhi, rasentavano il verosimile. La figura dello sceneggiatore, insieme a quella del regista, nel mondo del cinema sono fondamentali, ma c’è da dire che nel primo caso vincente è stata la scelta dei dialoghi molto veloci, botta e risposta tra i personaggi. È una serie che è cresciuta insieme ai protagonisti, anche nel modo di far parlare gli attori, o anche nel modo di inserire riferimenti al cinema e alla musica pop. Ottima scelta da parte degli sceneggiatori quella di affiancare alle protagoniste, dei personaggi tutt’altro che secondari, direi indispensabili per la riuscita della serie. In primis, i genitori di Lorelai, interpretati da Kelly Bishop (Emily Gilmore) ed Edward Hermann (Richard Gilmore), i quali in un continuo rapporto di amore e odio hanno sempre cercato di aiutare la figlia, in particolar modo economicamente, vista la scelta di Lorelai di crescere da sola la piccola Rory, dopo che il padre Christopher Hayden ( interpretato da David Sutcliffe) aveva capito di non sentirsi pronto per occuparsi della figlia vista la giovane età.
Luke Danes (Scott Patterson), è l’amico di sempre di Lorelei, oltre ad essere il proprietario, apparentemente burbero, della tavola calda di Stars Hollow, dove le ragazze si recavano a mangiare in ogni occasione. Luke, sotto quella corazza ha dimostrato di avere un cuore d’oro, rappresentando quella figura paterna, sconosciuta per Rory, proteggendola come una figlia soprattutto dai fidanzatini storici, quali Dean Forester (Jared Padelecki), Jess Marciano (Milo Ventimiglia) e Logan Huntzberger (Matt Czuckry). Infine, c’è la simpaticissima Sooki St.James (Melissa McCarthy), cuoca dell’albergo diretto dalla sua migliore amica Lorelai. Nel rapporto dell’amicizia, impossibile non citare le due migliori amiche di Rory Gilmore, Paris Geller (Lisa Weil), conosciuta nella scuola privata della Chilton, pagata con i soldi dei nonni, in cambio di una cena il venerdi sera a casa loro,(ironicamente) con immensa gioia per Lorelai. Ed poi Lane Kim (Keiko Agena), di origini coreane, oppressa dalla mamma di strettissime vedute.
Il mondo di Una mamma per Amica non è solo questo, è tanto altro. Così come i personaggi che nel corso delle sette stagioni si sono alternati nella vita delle ragazze Gilmore. In questi ultimi mesi, Netflix e la Warner Bros, hanno annunciato di aver trovato un accordo per la produzione di quattro film per la televisione da 90 minuti ciascuno. I sequel verranno scritti dalla storica creatrice della serie Amy Sherman Palladino e dal produttore esecutivo Daniel Palladino.