Oggi alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia è stato presentato Philomena, il film interpretato da Judi Dench e Steve Coogan, scritto da Jeff Pope e diretto da Stephen Coogan che era già stato a Venezia alcuni anni fa con l’indimenticabile The Queen. Il regista e il cast hanno incontrato la stampa questa mattina, per raccontare l’esperienza commovente e intensa della storia vera di una donna irlandese rimasta incinta nel 1952 e rinchiusa in convento a Roscrea con la definizione di ‘donna caduta nel peccato’. Le suore le portarono via il bambino appena nato e Philomena dedicò tutta la sua vita a ritrovarlo.
1) Cosa è successo quando ha incontrato la vera Philomena?
Judi Dench: L’ho incontrata prima di iniziare le riprese. E’ molto divertente e vivace nonostante abbia 80 anni. Siamo andate subito d’accordo, abbiamo lo stesso senso dell’umorismo. Ho visto l’essenza della persona che è, non in modo completo ma sufficiente. Mi ha raccontato la sua storia.
2) E’ già stato qui al festival con The Queen, ora con un’altra grande attrice…come si è trovato a lavorare con delle attrici così brave e importanti e in particolare con Judi Dench?
Stephen Frears: Lavorare con Judi? Il problema è quando non si lavora con lei e si è nei guai!
3) Il suo amore per l’Irlanda quanto conta in questo lavoro?
In realtà in questo film mostro l’ aspetto negativo dell’Irlanda, ma in realtà mi piace molto l’Irlanda e gli irlandesi e non so perchè ho accettato questo lavoro.
4) Ha commosso molti giornalisti con la sua interpretazione. Quanto è stato emotivo per lei interpretare questo personaggio?
Judi Dench: Bisogna sentire la storia e bisogna capire quello che ha passato Philomena per passare in quel posto e comprendere come ha superato tutto questo. Trasporsi in un’altra persona e per fare ciò utilizzi sicuramente le tue emozioni che hai provato nella vita, ma il centro è la sua storia e quindi il suo stato emotivo non il tuo, senza sminuirla perchè è una persona incredibile.
5) Ci sono molti aspetti umoristici e vicini alla commedia, quanto si è trattenuto nella sceneggiatura?
Pope: Secondo noi aveva bisogno di umorismo altrimenti sarebbe stata una storia troppo deprimente e tragica. Per addolcire la pillola abbiamo introdotto qualche momento più leggero, ma ho chiesto a Steven di trattenermi anche se l’equilibrio è difficile da trovare. L’umorismo serve per non rendere la storia triviale, vuole portare solo un po’ di sollievo.
6) La reazione della chiesa cattolica come è stata o come potrebbe essere alla visione del film?
Judi Dench: Non so, non ho visto ancora le reazioni al film. Ma è una storia che andava raccontata ed è giusto così. L’attenzione è stata attirata su questa storia per la prima volta. So che ci sono molte persone coinvolte, molte donne rimaste incinte accettate dalla Chiesa anche in quei posti. Questa però è una storia scioccante e va raccontata, so solo questo al momento.
Pope: Quando scrivevamo la sceneggiatura, il primo torto è il bambino tolto alla madre negli anni ’50 ma non volevamo giudicare l’accaduto. Il torto più grande in realtà è la copertura di tutto quello che è successo al figlio poi in futuro. Non accusiamo la chiesa cattolica per una cosa accaduta 50 anni fa, ma proviamo a fare un appello ad essere onesti e non fare sotterfugi.
Steve Coogan: anche se si avverte una critica all’istituzione della Chiesa, questo film dà però anche dignità alle persone come Philomena che hanno una fede semplice. Non volevamo una via semplicistica. Alcune delle persone non considerate dalla Chiesa hanno in realtà una fede semplice ma ugualmente profonda e importante.
7) Perchè ha scelto questa storia? Secondo lei il film può influenzare il mondo?
Stephen Frears: Io non mi preoccupo del valore sociale del film, è controverso ma la complessità è quello che mi ha attratto. La fede di Philomena, il mio cuore è più del giornalista cinico ma è importante la risposta che si ha dal film. Vorrei che lo vedesse il Papa.
9) La scena del perdono è stato un momento molto forte. Cosa ne pensa della scelta di Philomena di perdonare?
Judi Dench: Non posso immaginarmi di trovarmi in quella situazione e sentirmi in grado di perdonare. Vorrei avere la sua profondità d’animo. Anche io ho una fede, una fede diversa. Potrei pensare di poter perdonare, ma farlo veramente non lo so se ce la farei.