Abbiamo visto in occasione della 70° edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia uno dei sequel horror più attesi dell’anno: Wolf Creek 2. Diretto da Greg McLean e interpretato da John Jarratt, Ryan Corr e Shannon Ashlyn Wolf Creek 2 racconta la storia del serial killer Mick Taylor (John Jarratt), ancora una volta disposto a tutto pur di seviziare e uccidere nuovi giovani turisti passati per la sua strada. Ad incrociare il terribile cacciatore di maiali australiano questa volta un gruppo notevole di malcapitati: due poliziotti gradassi, due tedeschi in cerca di avventure e il povero Paul Hammersmith (Ryan Corr), un giovane ragazzo trovatosi al posto sbagliato e al momento sbagliato. Divenuto la preda principale e più succulenta di Mick Taylor Paul cercherà di tenere testa (spesso riuscendoci) al temibile serial killer sfruttando agilità e intelligenza. Ma non sarà facile. Mick Taylor è australiano e Paul inglese. E agli occhi dell’assassino Paul sarà sempre e solo un piccolo damerino da squartare e smembrare come tutte le sue altre vittime.

Schermata 2013-09-11 alle 16.23.07A distanza di otto anni dall’originale Greg McLean riprende in mano la più notevole delle sue creature, Wolf Creek, aggiornandola ed estendendola in un sequel all’altezza delle aspettative. Non è mai facile ripetere il successo del primo capitolo e soprattutto quando parliamo di una piccola opera australiana divenuta (forse per passa parola o per caso) uno dei fenomeni horror del 2005. Ma McLean ci ha ragionato per otto anni prima di realizzare questo sequel e si vede: Wolf Creek 2 è un prodotto che amplia (e di molto) il personaggio di Mick Taylor elevandolo ad icona horror al pari dei più “anziani” e illustri Michael Myers, Jason Voorhees e Ghostface. Ma andiamo per punti. Innanzitutto McLean preme l’acceleratore sul fattore splatter: Mick Taylor fa esplodere teste, incendia macchine, smembra corpi e tortura vittime. Gli amanti del genere di sicuro non rimarranno delusi dalla quantità di frattaglie e violenze mostrate nel film. In secondo luogo McLean spazia in generi molto diversi tra loro: Wolf Creek 2 parte come il classico film di tensione on the road (Duel e Jeepers Creepers), si evolve come il più estremo dei torture porn (Hostel, Saw), fa una capatina nel genere western (non a caso McLean ammira i classici di Sergio Leone e Ford) e finisce come il più amaro dei mockumentary (Paranormal Activity). E senza apparire mai confuso o caotico. McLean tiene ben salde le redini del film grazie ad una sceneggiatura solida, a due interpreti fenomenali (John Jarratt sublime nei panni di Mick Taylor e Ryan Corr a dir poco spettacolare nei panni di un giovane e intelligente ragazzo costretto ad entrare nella mente del serial killer) e ad un paio di scene (il quiz in primis) destinate a rimanere impresse nella storia del cinema di genere. Spaventoso, divertente e inquietante Wolf Creek 2 regala una visione inedita e oscura dell’ Australia (un paese in cui ogni mese scompaiono 30.000 persone), una visione che porta lo spettatore a chiedersi se un pazzo come Mick Taylor sia veramente nascosto nel buio da qualche parte. Questo senso di divertimento unito a malessere ci permette così di comprendere due cose su questo attesissimo sequel horror: la prima è che Wolf Creek è uno di quei pochi sequel all’altezza dell’originale e la seconda che probabilmente torneremo a sentir parlare di Mick Taylor