Vincent Paterson al Biografilm: “Michael Jackson aveva paura di tutto, ma era una persona straordinaria”

Uno tra i più importanti ospiti di questa nona edizione del Biografilm Festival è il coreografo di fama mondiale Vincent Paterson, che ha lavorato con veri e propri miti del panorama musicale internazionale, come Michael Jackson, Madonna e Bjork. Giunto a Bologna in occasione della proiezione di The Man Behind the Throne, il documentario della regista svedese  Kersti Grunditz che racconta la sua carriera artistica e parte del suo cammino personale, Paterson ha raccontato la sua esperienza, dichiarando che fare questo film lo ha aiutato ad aprirsi e a capire quello che ha dentro, ripercorrendo la sua vita da quando era un ragazzo di formazione cattolica con la passione del teatro, fino all’inizio della sua carriera come coreografo a fianco al Re del Pop Michael Jackson, fino ai palcoscenici più prestigiosi.

vincentIl mio passato è parte del mio presente” ha dichiarato, parlando in modo molto amichevole e sincero con noi giornalisti, lasciando trasparire la sua estrema semplicità e simpatia, nonostante il suo grande talento e una vita ricca di esperienze interessanti ed uniche. Ricordando le grandi star con cui ha lavorato, ha sottolineato la differenza di prospettiva per esempio tra Michael Jackson e Madonna, sia nel loro modo diverso di approcciarsi al pubblico, sia nel modo di lavorare. “Michael lavorava tanto già da quando era molto piccolo. Ha sempre lavorato molto duramente e arrivava a provare per cinque ore di seguito anche un solo passo di un’intera coreografia. Amava i film, soprattutto quelli in bianco e nero e le star del cinema. Madonna invece aveva bisogno di pianificare quello che doveva fare e ovviamente doveva lavorare più duramente di Michael, perchè per lei non era una cosa così naturale. Ma è molto sveglia, conosce e adora l’arte, la moda, la fotografia e tutti questi mondi influenzano la sua personalità e il suo lavoro“. Un artista mosso molto dalla sfera emotiva e dalle vibrazioni dell’anima, Paterson ha lavorato non solo a teatro ma anche al cinema a fianco di due grandi registi come Steven Spielberg e Lars Von Trier. Quest’ultimo lo ha ingaggiato per il film Dancer in the Dark interpretato da Bjork, Palma d’Oro a Cannes. “Per questo progetto è stata importante la varietà, poichè per ogni canzone c’è uno stile diverso e, dapprima Lars lo aveva pensato in un modo, ma poi abbiamo praticamente riscritto il film insieme, rendendolo molto naturalistico. La storia era su una donna che ama i musical ma non è una ballerina, quindi doveva essere credibile e adatto alle esigenze della sceneggiatura“. Felice di aver partecipato a questo progetto, Paterson non nasconde la sua ammirazione per Von Trier e Bjork, dichiarandosi invidioso della loro folle genialità.

Durante l’intervista non si può fare a meno di notare la solarità e l’umiltà di questo artista della danza, ma la tristezza e la commozione lo investono appena comincia a ricordare Michael Jackson e i giorni di lavorazione con lui per Smooth Criminal, Black or White e Thriller. “Scusate, mi emoziono sempre a parlare di Michael. Lui era una persona straordinaria, era come un bambino ma aveva paura di tutto, della gente, di quello che poteva pensare di lui la gente e faceva fatica a capire chi gli volesse veramente bene, anche perchè per prima era proprio la famiglia a comportarsi male con lui. Non si fidava di nessuno, e continuava sempre a dire di voler dare al mondo qualcosa di nuovo. Mi chiedeva di aiutarlo in questo e io ho fatto il possibile“. Ricordando il Re del Pop con le lacrime agli occhi, ci racconta un particolare episodio che conferma questa estrema paura di Michael per il mondo esterno, quando era stata organizzata una festa e molta gente era lì a divertirsi e lui rimase dietro una tenda a guardare da lontano la serata dicendo: “Fammi vedere cosa fa la gente ad una festa“.

L’interessante incontro bolognese si conclude con la sua speranza di poter lavorare con Justin Timberlake, che ammira molto per la sua creatività e professionalità e dichiara che tra i nuovi talent anche Lady Gaga è una grande artista perchè imita Madonna ma lo fa a modo suo, dando un carattere personale a tutto quello che fa.