Scrittore, regista, attore, commediografo e musicista. Woody Allen è senza dubbio una delle icone cinematografiche (e non solo) più famose e amate dei giorni nostri. Capace di regalare all’immaginario comune delle splendide cartoline di qualsiasi città in cui abbia scelto di ambientare ogni suo film, ha disegnato in particolare una New York sempre diversa e ogni volta indimenticabile. Per la prima volta, il geniale regista ha lasciato che la sua vita e il suo processo creativo fossero documentati dalla macchina da presa del filmmaker Robert Weide, vincitore di diversi premi Emmy e nominato all’ Oscar per Lenny Bruce: Swear To Tell the Truth, che ha seguito per oltre un anno e mezzo la vita di questa leggenda del cinema per realizzare la più completa biografia dal titolo semplice e quanto mai azzeccato Woody. Film nato per la televisive, diviso in due parti, per una durata totale di 195 minuti è stato ridotto dallo stesso Weide a 113 minuti per riuscire a essere portato sul grande schermo, presentandolo all’ultimo Festival di Cannes. “Woody Allen è sempre stato un grande punto di riferimento per me – dice Weideho avuto l’imbarazzo della scelta grazie alla natura prolifica della produzione di Woody. Infatti Woody, nello stesso arco di tempo che io ho impiegato a realizzare questo documentario, ha realizzato tre lungometraggi”. Cominciando dall’infanzia di Allen e dai suoi primi ingaggi professionali da adolescente, quando scriveva barzellette per comici e quotidiani, Woody racconta il lungo percorso della carriera del regista newyorkese. Dal suo lavoro negli anni 50’/60’ come autore televisivo per Sid Caesar, cabarettista, comico e ospite abituale di talk show televisivi, fino a quello di sceneggiatore e regista con una media di un film all’anno per più di 40 anni. Weide ha documentato il suo lavoro partendo proprio dai primi lavori: Prendi i soldi e scappa, Il dittatore dello stato libero di Bananas, Il dormiglione, fino ai famosissimi Io e Annie, Manhattan, Crimini e misfatti per citarne alcuni e la sua recente fase europea che lo ha visto ambientare in varie capitali del vecchio continente perle come Match Point, Vicky Cristina Barcelona, e il successo commerciale del 2011 Midnight in Paris.

Esplorando il processo di scrittura, la scelta del cast, la regia, e il rapporto con gli attori del grande “regista indipendente”, Weide ha seguito Allen dal set londinese di Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni fino alla prima a Cannes di Midnight in Paris nel maggio del 2011. Ha inoltre filmato Allen in momenti privati come nella sua casa a NY, o nella stanza di montaggio e visitato i luoghi della sua infanzia nella zona di Midwood a Brooklyn. Il tutto costellato di interviste e dichiarazioni che tra amici e colleghi del mondo dello spettacolo non sono tardate ad arrivare, rivelando aspetti inediti e retroscena. Da attori come Antonio Banderas, Penelope Cruz, Scarlett Johansson, Sean Penn e Owen Wilson a collaboratori alle sceneggiature come Marshall Brickman, Mickey Rose e Doug McGrath fino ai direttori della fotografia Gordon Willis e Vilmos Zsigmond, a Letty Aronson, sorella di Allen e sua socia nelle produzioni fino all’amico e collega Martin Scorsese, insieme a tanti altri ancora.
Ma Woody non parla solo di cinema, al contrario, racconta anche del lavoro di Allen come scrittore per il teatro e dei suoi articoli occasionali per il New Yorker, oltre alla sua abituale attività notturna come clarinettista con una band stile New Orleans. Lo stesso Weide afferma che AllenNon ha rifiutato nessuna richiesta e non ha mai declinato di rispondere a una domanda”, il che rende questo documento cinematografico una vera chicca, imperdibile per tutti gli appassionati del regista newyorkese e per chi fosse intenzionato a scoprirne la vita oltre i suoi film.

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