Nel 2000 Bryan Singer, portando sul grande schermo uno dei fumetti più amati dell’universo Marvel, diede vita a una delle saghe più prolifiche della storia del cinema; eccoci quindi, a distanza di sedici anni dal film che ha reso celebre Hugh Jackman, pronti a recensire il terzo capitolo della nuova trilogia creata da Matthew Vaughn nel 2011. X-Men: Apocalisse vede i mutanti del professor Xavier (James McAvoy) affrontare il primo e il più potente mutante dell’universo Marvel. Venerato fin dall’alba della civiltà come un dio e risvegliatosi dopo migliaia di anni, Apocalisse (Oscar Isaac) decide di sterminare l’umanità per ripopolare il mondo. Mentre il destino della Terra è in bilico, Raven (Jennifer Lawrence) e il professor X creano un gruppo di giovani X-Men per salvare l’umanità dalla distruzione.
Il successo di pubblico e critica di Giorni di un futuro passato ha alzato le aspettative di X-Men: Apocalisse, il sesto capitolo di una saga che, fatta eccezione per il debole Conflitto Finale firmato da Brett Ratner, ha regalato sempre intrattenimento di qualità. Eppure, dopo quasi venti anni di X-Men e vari spin-off, Bryan Singer compie un passo falso che non ci saremmo aspettati. La trama, caotica e poco lineare, concentra l’attenzione sui nuovi X-Men abbandonando l’interessante idea (del capitolo precedente) di unire la saga di Vaughn con quella originale di Singer. Tornano i personaggi interpretati da James McAvoy, Michael Fassbender e Jennifer Lawrence, uniti in questa nuova avventura dal tentativo di sconfiggere il poco interessante villain di Oscar Isaac, rinchiuso in un costume alla Jeepers Creepers che non rende onore al suo talento. La sceneggiatura di Simon Kinberg non dà spessore ai vari X-Men confinandoli in una linea temporale oramai incomprensibile. Se nel quinto episodio il futuro e il passato si intrecciano, qui la storia rimane vittima della assenza dei protagonisti originali, indispensabili per mantenere la qualità dei capitoli precedenti. La potenza visiva di Singer, unita alla irresistibile nuova sequenza di Quicksilver (Evan Peters), sono i punti di forza di un film sviluppato in fretta e furia per bissare il successo dell’impeccabile Giorni di un futuro passato. X-Men: Apocalisse resta così un’opera che, strizzando l’occhio al caos distruttivo dei vari The Avengers, preferisce vincere facile piuttosto che dare nuova linfa a un cinema ormai esautorato di originalità.
X-Men: Apocalisse verrà distribuito da 20th Century Fox in tutti i cinema italiani il 18 maggio 2016.
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